MARISTAELI LUNI: in volo con gli EH-101 del 1° Nucleo Elicotteri della Marina Militare


di Valerio Perondi

"La lingua non è sufficiente per raccontare e nemmeno la mano riesce a scrivere tutte le meraviglie del mare", affermava uno dei più grandi navigatori di tutti i tempi come Cristoforo Colombo.
Con una superficie più che doppia rispetto alle terre dei continenti emersi, circa 310 milioni di chilometri quadrati ed otto volte quella della Luna, per intenderci, il mare è un vero e proprio mondo nascosto agli occhi degli uomini che da sempre vengono attirati dal fascino di dominarlo ed esplorarlo, alla ricerca di smascherarne i suoi segreti e le sue oscurita'.

UN PO' DI STORIA ..

Per la posizione geografica dell'Italia, situata al centro del Mediterraneo, il mare ha sempre rivestito un ruolo predominante nella storia del nostro paese, tanto, da agevolarne i commerci, lo sviluppo e la crescita di tutti quei popoli che nella storia hanno abitato le sue coste.


Dagli antichi romani agli Etruschi e dai Fenici ai Greci, passando poi attraverso l'epoca delle leggendarie antiche Repubbliche Marinare, le acque del Mediterraneo sono state solcate per secoli sia da navi mercantili per favorire gli scambi e incommerci, sia da quelle da guerra per esercitare il potere e l'egemonia della sovranita' .Pagine importanti di storia sono state scritte grazie anche ad esploratori come Cristoforo Colombo, Americo Vespucci e Giovanni da Verrazzano, le cui imprese pioneristiche alla scoperta dei nuovi continenti hanno portato in alto il prestigio e le tradizioni marinare del nostro paese.

Di pari passo al progresso e soprattutto con l'unificazione del Regno d'Italia, la costituzione di una sola Forza Armata Militare alla quale conferire i compiti di difesa e sorveglianza delle acque territoriali, diventa sempre piu' impellente e necessario, tanto, da indurre l'allora Presidente del Consiglio e Ministro della Marina Camillo Benzo Conte di Cavour, a riunire sotto ad unico Comando le marine Borboniche, Sarde, Toscane e Pontifice.

Con la proclamazione del Regno d'Italia del 27 marzo 1861, nasce la Regia Marina.
Sono queste le fondamenta della Marina Militare Italiana la cui storia contemporanea ha inizio al termine del secondo conflitto mondiale e in concomitanza della proclamazione della Repubblica Italiana, avvenuta soltanto il 2 giugno del 1946.
Dalle "ceneri" raccolte da una Forza Armata stremata e disfatta da un conflitto lungo cinque lunghi anni, con la nascita della Repubblica, viene ereditata l'intera struttura della Regia Marina comprese tutte quelle unità navali che venivano lasciate all'Italia con la firma dell'Armistizio.

Di fatti, grazie alla cessione da parte degli Stati Uniti d'America di alcune navi e soprattutto grazie alla realizzazione di grandi progetti navali portati a termine con molto sforzo economico, la Marina Militare Italiana puo' ampiamente distinguersi per essere oggi tra le piu' giovani, moderne e tecnologicamente all'avanguardia tra quelle della coalizione.
La sua missione fondamentale conferita all'interno della NATO prima e successivamente anche nell'ambito dell'Unione europea, consiste nel mantenimento di una continua sorveglianza dell'area mediterranea, nel controllo dei mari italiani attraverso l'impiego di dispositivi aeronavali e terrestri ( compresa anche quella anfibia), nella cooperazione con le forze navali alleate con il mantenimento di una forza di superficie ed una subacquea, tale da garantire la sicurezza delle acque territoriali italiane e contrastare eventuali minacce provenienti dal mare.

Photo Copyright : Onnis Gian Luca
Per queste finalita', disporre di uomini e mezzi per dar vita ad un vera e propria Aviazione Navale e' da sempre stata un prerogativa essenziale per la Forza Armata, tuttavia, se il primo elicottero con le insegne della Marina Militare e' stato imbarcato soltanto a meta' degli anni '50 e se si pensa che sono trascorsi solo vent'anni dall'appontaggio del primo AV8B Harrier sulla nave Garibaldi, in realta' l'Aviazione Navale ha origini assai ben piu' lontane e che per altro risalgono agli inizi del secolo scorso. 
In questo capitolo di storia, si trovano nomi importanti come quello del Tenente di Vascello Mario Calderara o del Capitano del Genio Navale Alessandro Guidoni; uomini il cui spirito pionieristico ha dato vita alla realizzazione di progetti impensabili per le tecnologie di quel tempo e all'esecuzione di esperimenti determinanti per gettare le fondamenta di cio" che oggi e' l'Aviazione Navale.

Uno dei nomi a cui vogliamo dare risalto e' quello dell'Ammiraglio Giovanni Fiorini, uno dei pionieri dell'Aviazione Navale che nel corso della sua brillante carriera, ha lavorato alacremente a favore dello sviluppo dell'impiego del mezzo aereo per la Marina Militare e piu' specificatamente per la realizzazione della base elicotteri di Maristaeli Luni.
Dopo la consegna dei primi elicotteri Agusta Bell AB-47J alla Marina Militare, avvenuta nel corso d 1956, la necessita' di cotruire una base elicotteri quanto piu' possibile collocate nelle vicinanze delll'arsenale di La Spezia si faceva sempre piu' preminente, tuttavia, un sedime idoneo a soddisfare alle esigenze della Forza Armata, fu individuato proprio a Luni. Su questa base, il 1° novembre 1969, divenne operativo il Quinto Gruppo Elicotteri dotato degli Agusta Bell AB 47J e in seguito, nel 1971, avvenne il trasferimento del Primo Gruppo Elicotteri da Catania, all'epoca equipaggiato con i leggendari Sikorsky SH 34.



L'Aviazione della Marina Militare disponeva cosi' di una linea volo composta da elicotteri AB-47 nelle versioni G e J3, quest'ultima migliorata rispetto alla precedente. Questi elicotteri, non potendo imbarcare contemporaneamente sia apparati di ricerca che di attacco, vennero realizzati in due differenti configurazioni, una di ricerca con un apparato sonar per la scoperta dei sommergibili, ed una di attacco, armata inbece con un siluro Mk 44 ad autoguida acustica.



Con l'introduzione degli elicotteri SH-34 Seabat, le capacita' della neo costituita Aviazione Navale aumentarono considerevolmente in quanto erano armati di siluri e dotati di sensori antisommergibili; inoltre, la maggiore autonomia ed un' avionica assai piu' completa cui disponevano, assicurava impieghi ogni tempo con possibilità di volare anche di notte.




Il primo salto di qualità compiuto dall'Aviazione della Marina Militare lo si ha nei primi anni '70 con l'arrivo degli SH-3D e degli AB-212, elicotteri già più complessi rispetto a quelli di cui disponeva ed in grado di aumentare in modo esponenziale le capacita' operative dell'intera Forza Armata. Sono stati numerosissimi, negli anni, gli interventi compiuti impiegando questo tipo di elicotteri, sia da bordo delle Unità Navali, sia rischierando equipaggi di volo e assetti nei teatri operativi.

Photo Copyright: Marina Militare 
MARISTAELI LUNI

Tra le basi aeronavali dislocate sul territorio nazionale, al fianco di Taranto e Catania, troviamo oggi quella di Luni Sarzana. Meglio nota come Maristaeli Luni, la base e' "strategicamente" posta in prossimità della Base Navale della Spezia e ad un breve raggio dal Polo industriale dell'Italia Settentrionale. Alle dipendenze del Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV) tramite il Comando delle Forze Aeree (COMFORAER), Maristaeli Luni, al comando del Capitano di Vascello Stefano Dell'Alba, garantisce il supporto dal punto di vista tecnico-logistico, coordina e controlla le attività dei due Gruppi Elicotteri dipendenti, promuove la realizzazione di adeguate infrastrutture necessarie per l'attività di volo e provvede alla loro manutenzione.


Infine, fornisce la necessaria assistenza alle Sezioni Elicotteri (SEZELICOT) rischierate fuori sede (a bordo di Unità Navali o in teatri operativi).

Per assolvere a tali compiti e per esercitare adeguatamente le proprie funzioni, la base si avvale delle sue articolazioni come il Servizio Operazioni E addestramento, il Servizio Difesa, il Servizio Tecnico, il Servizio Sanitario il Servizio Supporto Generale, il Servizio Amministrativo/Logistico ed infine l'Ufficio Stampa, grazie al quale e' stato possibile ottenere e coordinare preventivamente tutte le autorizzazioni necessarie alla realizzazione di questo reportage.

In occasione della nostra visita a Luni, abbiamo avuto il privilegio e l'opportunita' di seguire in qualita' di osservatori, una missione di volo sia a bordo dell'EH-101 che del nuovo SH-90 e di mettere a confronto le diverse peculiarita'.


La fase iniziale della nostra esperienza a Luni ha inizio con il Primo Gruppo Elicotteri, ossia uno dei Reparti storici dell'Aviazione Navale proprio per la sua costituzione che, risalendo al 1 Agosto del 1956 sulla base di Augusta Terrevecchie, e' da considerarsi come il precursore dei tempi ed il pilastro sul quale si e' eretto il servizio aereo della Marina Militare Italiana.


In pianta stabile a Maristaeli Luni dal gennaio del 1971, la linea volo del 1° Gruppo Elicotteri ha assistito ad una progressiva trasformazione che meglio delinea la stora dell'Aviazione Navale italiana: dall'AB47 al Sikorsky SH-34 "Seabat" transitando per l'AB-204 ed il leggendario Sikorsky SH-3D, il Primo Gruppo Elicotteri vanta il primato, tra tutti i gruppi volo dell'Aviazione Navale, di aver seguito l'intera evoluzione del progetto EH-101 e di riceverlo in dotazione sin dal suo esordio sotto le insegne della Marina Militare Italiana.
Di fatti, dall'inizio del nuovo millennio l'EH-101 equipaggia il Reparto, sostituendo gradualmente l'ormai anziano Sikorsky SH-3D.


Seppur l'attuale linea volo dell'Aviazione Navale italiana, comprenda anche velivoli ad ala fissa come il MCDonnel Douglas AV8Harrier II ed il Piaggio P-180 Avanti II, la nuova realta' di Maristaeli Luni si concentra sull'ala rotante ossia, sui due nuovi elicotteri: l'EH-101 e l'SH-90; elicotteri di nuova generazione e tecnologicamente all'avanguardia.



L'ingresso in servizio dell'EH101 prima e dell'SH90 dopo, ha rappresentato per la Marina Militare Italiana un grande salto di qualità, da cui ne e' scaturita una radicale trasformazione non solo in termini operativi o di capacità, ma anche dal punto di vista logistico, manutentivo e addestrativo.
L'adozione di nuovi sistemi sempre più sofisticati basati su sensori e tecnologie sempre più complesse da gestire, richiedono un'adeguata evoluzione formativa sia per il personale navigante, con l'adozione di simulatori di volo e di missione, sia per gli specialisti addetti alla manutenzione, tuttavia, ogni criterio di impiego e di formazione e' stato cambiato rispetto a prima.
Infatti, ad esempio gli specialisti, oggi si prediligono sempre più con attitudini e conoscenze informatiche elevate, piuttosto che scegliere tecnici meccanici e motoristi come nel recente passato.








In tal senso, il rapido processo di evoluzione tecnologica scaturita dall'acquisizione di nuovi mezzi, ha rappresentato una totale trasformazione anche per il comparto manutentivo che si e' trovato di fronte al il dover attuare nuove procedure e cicli manutentivi del tutto diversi a prima, atti a garantire la totale efficienza dei nuovi elicotteri .
Una trasformazione questa, resasi estremamente necessaria per proiettare la Forza Armata al cospetto di altre realtà, dati gli impieghi ormai assai frequenti nei teatri operativi multi nazionali. Infatti, nel corso degli ultimi anni, possiamo citare il continuo rischieramento in Afghanistan che ha coinvolto tutte le linee di volo da Kabul a Herat sino al recente supporto all'Operazione Mare Nostrum, in supporto al controllo dei flussi migratori dal Nord Africa alla Sicilia. 


Con l'ultimo volo avvenuto nel 2013 a Grottaglie, in occasione della Cerimonia del Centenario dell'Aviazione Navale, il leggendario SH-3D si e' guadagnato il meritato pensionamento, cosi' come l'Agusta Bell AB212 che, seppur non piu' in forza al 5° Gruppo Elicotteri dal 16 febbraio 2012, ma ancora in linea di volo sia al Quarto Gruppo elicotteri (GE4) di Maristaer Grottaglie che presso il Secondo Gruppo Elicotteri (GE2) di Maristaeli Catania, si appresta anch'esso a lasciare definitivamente le linee di volo operative della Marina Militare.



Soffermandoci sull'imminente passato, disporre di una linea di volo composta da elicotteri come l'SH-3D e l' AB-212 ASW, ha permesso alla Forza Armata la piena capacita' operativa per oltre trent'anni, distinguendosi altresì per l'elevata professionalità, ampiamente dimostrata nei numerosi contesti operativi cui e' stata chiamata ad intervenire .
Citiamo, per fornire una panoramica generale, alcune missioni significative portate a termine utilizzando gli AB212 e/o gli SH3D, non solo per lo svolgimento di operazioni di natura esclusivamente militare, ma anche per missioni di supporto- nazionale ed internazionale- alle popolazioni civili, come più volte accaduto nei numerosi casi di calamità naturali/umanitarie:
Photo Copyright: Roberto Bianchi - Aviation Air Routes.net - 
- 1982: Libano, intervento di Peacekeeping e supporto all'Unifil;


-1987-1989: Golfo Persico, attività di Peacekeeping e mantenimento della libera     circolazione;

- 1990-1991: Golfo Persico, attività di embargo inclusa nell'operazione "Desert Storm";


- 1991: Albania, controllo dei flussi migratori clandestini;

- Dal 1992 al 1996: Operazioni in Somalia (Restore Hope, Continued Hope, United Shield, in supporto alle forze terrestri ed in aiuto alla popolazione civile) ed in Ex Jugoslavia (Sharp Guard, Sharp Fence e Sharp Vigilance, nonché presenza in operazioni IFOR e SFOR, finalizzate al raggiungimento della stabilizzazione della situazione geopolitica del Paese, dopo gli accordi di Dayton);

- 1999: Turchia, (Operazione Bosforo) intervento in occasione del terremoto;
- 1999-2000: Timor Est, in supporto alla forza internazionale ONU;
- 2000: Mar Rosso, rischieramento operativo di nr.3 UU.NN. e nr.5 elicotteri (2AB-212 NLA, 3SH-3D NLA), davanti al porto di Massawa, Eritrea, per l'eventuale evacuazione (NEO) dall'Ambasciata Italiana di cittadini italiani e personale diplomatico;
- 2000-2001: Kosovo, presenza per la stabilizzazione geopolitica del paese;
- 2001-2002: Eritrea, Operazione volta al rispetto delle risoluzioni ONU;


- 2001-2006: partecipazione Operazione Enduring Freedom per il controllo del traffico         mercantile sospetto;

- 2005-2011: Kabul/Herat, Afghanistan, Operazione ISAF. Numerosi rischieramenti operativi di AB 212 NLA, SH 3D NLA ed EH-101 Eliassalto in supporto alla Forza Internazionale di Assistenza e Stabilizzazione nel paese;

- 2005:  Corno d'Africa, Antipirateria. Operazione per protezione traffico mercantile poi evolutasi nell'Operazione Atalanta sotto egida UE, tuttora in corso;

- 2006:  Libano, Operazione Leonte, finalizzata a garantire la libera circolazione del  traffico mercantile;

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- 2006:  Libano Operazione Mimosa, finalizzata a restituire al Libano il controllo delle   proprie acque territoriali da parte di Israele per il tramite della Marina Militare  Italiana;
- 2009: Terremoto dell'Aquila. Rischieramento operativo iniziale di nr.8 elicotteri presso l'Aeroporto di Pratica di Mare per operazioni in supporto alla popolazione civile;
- 2010: Haiti, per l'intervento in occasione del devastante terremoto;
- 2011:        Acque antistanti alla Libia, per l'Operazione Unified Protector.

Tra gli impieghi piu' significativi dei due elicotteri, per noi appassionati considerati delle vere e proprie "Vecchie Glorie", l'impegno in Enduring Freedom è stato per gli equipaggi degli AB 212 quello più gravoso mentre, per gli equipaggi degli SH3D, le operazioni nella Ex Jugoslavia sono state le più difficoltose e complicate sia a livello tattico che logistico.
Il Comando di Maristaeli Luni, in occasione del "Centenario dell'Aviazione Navale" celebrato nel 2013, ha raccolto numerosi cimeli e fotografie storiche, materiale che ricorda i gloriosi AB 212 e SH 3D.



E' stata, inoltre, ideata dallo Stato Maggiore una mostra storica itinerante dove tutti i mezzi dell'Aviazione Navale hanno trovato il giusto riconoscimento; in particolare, le celebrazioni del "Centenario" che si sono tenute in tutte le Maristaeli/Maristaer (Luni, Catania, Grottaglie), a Roma ed infine a Chioggia, durante la manifestazione "Ottobre blu".

L'EH-101

In linea dal 2001 con il 1° Gruppo Elicotteri di Maristaeli Luni, l'AgustaWestland AW101 è un elicottero militare multiruolo a tre turbine da 15 tonnellate, prodotto e sviluppato grazie ad una joint venture tra la italiana Agusta e la britannica Westland Aircraft. 
Successivamente sfociata nella fusione tra le due società in AgustaWestland, l' acquisizione di tutto il pacchetto azionario e' parte oggi del gruppo Finmeccanica.




Nel corso della visita a Maristaeli Luni, abbiamo occasione di assistere ad una missione di volo addestrativa a bordo dell'EH-101, oggi rinominato come AW-101, nel corso della quale abbiamo avuto modo di apprezzare le potenzialita' del nuovo elicottero e le capacita' operative raggiunte dal gruppo volo.
Mettendo a confronto le due macchine, l'SH3D e l'EW101, si riscontra una notevole superiorità d'impiego operativo dell'EH101; il nuovo elicottero garantisce maggiore sicurezza per l'equipaggio e consente ai piloti un più facile controllo del mezzo. Inoltre, il "cento uno"  è equipaggiato con tre motori, che conferiscono maggiore potenza al mezzo, disponibile sia al decollo, sia in volo; ciò permette di impiegare l'aeromobile al meglio anche a quote più elevate o in teatri operativi più caldi, dove gli SH-3D potevano operare esprimendo capacità più ridotte, ancorché di rilievo.



Il design aerodinamico, seppur progettato secondo criteri di fine anni '70, ha caratteristiche e tecnologie di sicurezza uniche nel suo genere.
La struttura principale dell'elicottero infatti, e' stata concepita in modo da diffondere gli sforzi di carico con tolleranza e resistenza agli urti perche' ogni elemento strutturale sia della cellula stessa che della testa rotore, si avvale di altri elementi alternativi su cui scaricare le forze; tuttavia, anche in caso di danno, l'integrita' strutturale non viene compromessa.




La caratteristica principale della struttura e' strettamente correlata slla progettazione ACSR - Active Controll Structural Reponce -, ossia un controllo attivo di risposta strutturale che usa forze azionate da un computer per ridurre le vibrazioni della struttura dell'elicottero.

In uso in ogni fase del volo dell'EH-101, il sistema ACSR riduce la fatica strutturale della cellula attenuando le vibrazioni, dando maggiore comfort ai passeggeri ed affidabilita' alle apparecchiature di bordo.

Un altro elemento fondamentale dell'EH-101 e' l'HUMS - Health & Usage Monitoring System -, ovvero un sistema di monitoraggio della salute e d'uso dell'elicottero stesso.

Basato su una serie di sensori, questo sofisticato sistema fornisce in tempo reale il monitoraggio di tutti gli elementi critici, avverte della possibilita' di avarie ed infine, grazie all'integrazione con altri die sotto sistemi IBCOS e BITE, viene assicurata la massima finzionalita' e la pianificazione della manutenzione.

Per quanto concerna la propulsione, la trasmissione e gli ingranaggi, altri sensori integrati a termometri ed accelorometri, sono in grado di fornire il quadro generale di funzionamento ed usura in volo o su richiesta.






La strumentazione, ormai conforme ai più moderni jet liners, si basa su glass cockpit (di fattura completamente digitale) con avionica di ultimissima generazione; i sistemi di stabilizzazione di cui e' dotato, offre inoltre la possibilità ai piloti, di affiancare ai loro compiti, l'impiego di sistemi e sensori di bordo ancor più complessi di quelli presenti in passato a bordo degli SH-3D. 
Nell'inevitabile confronto tra i due mezzi, l'EH101, grazie al suo peso massimo al decollo (14,6 tonnellate rispetto alle circa 10 tonnellate di un SH-3D), si distingue ulteriormente per le sue capacità di carico: fino a 33 fucilieri della Brigata Marina San Marco o 4 rack da 4 barelle ciascuna. Gli EH101, sono attualmente impiegati dalla Marina Militare Italiana, per fornire supporto principalmente alle Unità Navali, prendendo parte alle varie tipologie di missione svolte.
In base alla configurazione, infatti, l'EH101 può essere impiegato per missioni di diversa natura:
nella versione MPH - Maritime Patrol Helicopter - ad esempio, l'elicottero è in grado di svolgere compiti di ricerca sonar e di contrasto alle minacce sotto la superficie, di ricerca radar e di contrasto alle Unità che rappresentano minacce di superficie.
Gli EH-101, svolgono, inoltre, il ruolo di Comando e Controllo delle Operazioni Aeronavali, di supporto alle Operazioni delle forze speciali o da sbarco, di controllo delle zone marittime nazionali e internazionali e di Ricerca e Soccorso (S.A.R.).




Per dare un quadro piu' appronfito delle configurazioni dell'EH101, la Marina Militare dispone di elicotteri EH-101MPH (Maritime Patrol Helicopter): configurazione ideata per la forma di lotta ASW (Anti Submarine Warfare) o ASuW (Anti Surface Warfare) per la ricerca ed il contrasto rispettivamente di Unità sotto la superficie e/o Unità di superficie classificate quali minaccia;  EH-101HEW/MPA (Helicopter Early Warning): tipologia di macchina equipaggiata con sistema radar di scoperta di superficie ed aerea MM/HEW 784, studiata per condurre operazioni di Comando e Controllo, HEW (ricerca e tracciamento dei bersagli aerei) e antinave (ricerca e tracciamento di bersagli di superficie e radar imaging).
In grado di rilevare bersagli a breve, media e grande distanza, il MM/HEW 784 è concepito per soddisfare i moderni requisiti operativi di sorveglianza aerea e navale ed è in grado di operare in modalità interallacciata, mostrando simultaneamente agli operatori sia lo scenario tattico di superficie che quello aereo e di gestire contemporaneamente molteplici bersagli aerei e/o navali attraverso un'inizializzazione manuale (bersagli aerei e navali) o automatica (bersagli aerei).




Nella configurazione antisommergibile, l'elicottero dispone un armamento composto da 4 siluri MK46 o MU90, mentre invece nella configurazione antinave: 2 Missili aria/superficie MARTE, 2 bombe MS500, 2 mitragliatrici MG e 4 dispositivi lancia FLARES.

Inoltre, nella versione HEW, l'elicottero dispone di due mitragliatrici MG e 4 dispositivi lancia CHAFFS/FLARES;

Infine, la versione EH-101 ASH (Amphibious Support Helicopter), e' invece espressamente dedicata allo svolgimento di operazioni speciali e anfibie, rappresentando anch'esso un assetto per Operazioni S.A.R. o d'intervento in caso di calamità naturali occorse alle popolazioni, sia in ambito nazionale, sia straniero.

Questa versione e' altresì equipaggiata con sistema SIAP (Sistema Integrato di Auto Protezione), con la predisposizione all'impiego di un radar meteorologico, e oltre alla possibilità di predisporre l'utilizzo di visori notturni NVG, e' in grado di ospitare a bordo due mitragliatrici MG, una mitragliatrice gatling, nonché quattro dispositivi lancia FLARES. Con cinque serbatoi di carburante e la possibilità di montarne uno ausiliario (cd. ferry tank) per aumentare in modo esponenziale l'autonomia di volo.

La dotazione di una rampa di carico posteriore, agevola di gran lunga l'imbarco e lo sbarco facilitato di truppe e mezzi compatti, proprio in risposta alle esigenze tecnico operative di supporto alle operazioni delle Forze Speciali e della Brigata Marina San Marco.
Per la Marina Militare Italiana, il mezzo ad ala rotante ha sempre rappresentato uno strumento utilissimo per l'assolvimento dei compiti istituzionali.
Concepito come il "braccio lungo" della nave, capace di estenderne il raggio di azione, l'elicottero si è sempre più affermato quale indispensabile risorsa della Flotta.

Con l'ingresso in servizio dell'EH101, la Marina Militare ha considerevolmente umentato le capacità operative delle Unità Navali, grazie anche ai sofisticati sistemi di Comando e Controllo, che permettono di disporre di una vera e propria Centrale Operativa di Combattimento volante.
Guardando al futuro, al momento è in corso uno studio per valutare l'ammodernamento della linea secondo standard più aggiornati alle esigenze operative in continua evoluzione, per rimarcare il ruolo strategico che questa linea volo rappresenta per la Forza Armata.
In base ai più recenti dati forbiti dalla Marina Militare, il 1° Gruppo Elicotteri ha accumulato più di 22400 ore di volo su EH101 dalla data d'ingresso in servizio.
Attivita' questa suddivise tra missioni operative e di addestramento tra cui un rischieramento in Teatro Operativo: quello dell'Afghanistan con l'Air Task Group "Shark" nel periodo compreso tra l'ottobre 2010 e novembre 2011.
In questo ambito, gli elicotteri del 1° Gruppo hanno svolto missioni di supporto al trasferimento logistico (trasporto truppe e materiali), Combat Support e Combat Service Support, operando, in caso di necessità, anche come assetto per missioni MEDEVAC, per il trasporto di feriti in teatro operativo.
Presso il 3° Gruppo elicotteri di Catania, l'EH101 ha totalizzato invece circa 9100 ore di volo, per un totale complessivo di circa 31500 ore per tutta l'intera linea.
Aprendo una breve parentesi sull'impiego in Afghanistan, l'Air Task Group "Shark", ha operato sotto il Comando Regionale Ovest NATO- Regional Command RC-WEST-, ossia nella zona ovest dell'Afghanistan nell'area di Herat, con competenze operative anche verso il sud del paese.



Le condizioni di utilizzo dei velivoli sono state sempre molto impegnative ma Nonostante le condizioni di impiego, del tutto diverse da quello che puo' essere la realta' quotidiana sul territorio nazionale, quello afghano ha messo a dura prova le capacita' sia degli equipaggi che del moderno elicottero.


Cio' non ha comportato alcun inconveniente ne a livello di avionica che alla propulone o altro, nonostante gli innumerevoli decolli ed atterraggi in condizioni di brown-out dalle svariate FOB (Forward Operating Base) e COP (Combat Out Post) controllate dal personale italiano della Brigata Sassari e del Reggimento San Marco.

Il reparto ha contribuito positivamente alle operazioni ISAF, soprattutto per il fatto che proprio gli EH101, erano tra le macchine più moderne e tecnologicamente avanzate sempre disponibili e pronti all'impiego.
Concludendo, riteniamo di poter affermare che l'EH-101 sia un elicottero versatile, dalle elevate capacità operative, d'impiego e di autonomia.
Dotato di sistemi avionici e di missione all'avanguardia, dispone di tre motori T700 che assicurano un elevato livello di potenza in ogni condizione operativa.
Peculirita' essenziali che meglio si allineano agli attuali impieghi operativi conferiti al Gruppo Volo che si riassumono nel garantire supporto alle Unità Naval, - Concorsi a favore del COMSUBIN (Gruppo Operativo Incursori/Gruppo Operativo Subacquei) - Concorsi a favore del Reggimento San Marco - svolgere attività S.P.A.G. (Submarine Parachute Assistance Group) a favore del GOS - Operazioni antiterrorismo su piattaforme petrolifere/navi da crociera, svolgere Attività in supporto alla Protezione Civile - Allarme di Forza Armata - nonche' sorveglianza e antipirateria , antimmigrazione, combat SAR , SAR e Trasporti VIP/IP .



Ai fini dell'addestramento degli equipaggi di volo designati all'EH-101, anche la Marina Militare si e' allineata agli standard di altre realta' civili e militari, usufruendo delle moderne tecnologie presenti ormai sul mercato: la simulazione del volo.


























Per questo scopo, sulla Base di Maristaeli Luni e' stato istituito un modernissimo centro addestramento equipaggi, ove, e' situato il Full Crew Mission Simulator, ossia il simulatore di volo espressamente dedicato all'EH-101.

Il Full Crew Mission Simulator

Al termine della missione di volo addestrativa cui abbiamo avuto modo di partecipare, l'opportunità di poter apprendere quanto sia oggi fondamentale, anche per l'ala rotante, il ruolo della simulazione al volo ai fini della formazione e l'addestramento del pilota o dell'equipaggio, non è certo stata sottovalutata.




Il Simulatore di missione dell'EH-101 o Full Crew Mission Simulator (FCMS) è stato inaugurato nel marzo 2012 e replica fedelmente la versione EH-101 Marittime Patrol Helicopter (MPH), nella configurazione dotata dei vari sensori (i.e. radar, sonar link-11).



La sua istituzione si è resa necessaria per garantire un livello addestrativo avanzato a favore di tutti gli equipaggi EH 101 della Marina (possibilità, ad esempio, di simulare emergenze difficilmente replicabili in volo a causa dei rischi associati) e, nello stesso tempo, di garantire notevoli risparmi, sia dal punto di vista economico (i costi di un'ora di simulatore sono molto ridotti rispetto a quelli di un'ora volata su macchina reale), sia dal punto di vista del risparmio nel numero di missioni addestrative da effettuare sull'elicottero reale rispetto alle crescenti necessità operative cui i Gruppi di volo sono attualmente chiamati.

Il simulatore, sviluppato dalla AgustaWestland con il supporto della ditta canadese CAE, leader del settore, permette di addestrare tutto l'equipaggio (piloti ed operatori) all'impiego del velivolo EH101 nella versione ASW/ASuW grazie ai due moduli che lo compongono: il Full Mission Flight Simulator che riproduce fedelmente il cockpit dell'elicotttero e il Rear Crew Trainer che permette la simulazione dei sistemi Radar, Sonar Helras, Link 11 e Marte Mk2.



I due differenti moduli per la simulazione, situati in due differenti zone dell'edificio e si compongono dalla cabina di pilotaggio, dove operano i piloti e denominata Full Mission Flight Simulator, e la parte di cabina destinata alla gestione dei sensori da parte degli Operatori di Volo denominata Rear Crew Trainer.
Tecnicamente i due moduli, possono funzionare simultaneamente seguendo missioni con profili diversi, oppure in maniera univoca andando così a simulare una missione reale completa.


L'ambiente di simulazione consente di replicare in maniera completamente fedele non solo la condotta del volo ma anche tutte le emergenze e/o malfunzionamenti del velivolo.
Il sistema dispone di un apparato visual che riproduce il mondo esterno OTW (Out of the Window) con 8 proiettori che assicurano un campo visivo orizzontale di 220° e verticale di 60° con una visualizzazione contemporanea di 16 modelli tridimensionali.

Sono inoltre presenti la stazione di controllo Instructor Operating Station, una sala computer, un'aula briefing e uffici per il personale.
Il Full Crew Mission Simulator, e' da considerarsi uno strumento essenziale nella formazione addestrativa del pilota ed il mantenimento delle capacità operative dell' intero equipaggio, perché consente di simulare svariate condizioni di addestramento ed inserire molteplici varianti di situazione durante l'esecuzione del volo.

Infatti, tramite il FCMS EH-101 è possibile svolgere missioni addestrative, basiche ed avanzate, diurne, notturne e con l'ausilio anche di visori notturni NVG, a favore sia di personale in transizione iniziale, che a favore di personale già qualificato.
Nei confronti di quest'ultimo, l'FCMS permette di svolgere missioni addestrative ad "alto valore aggiunto" data la possibilità di far interagire l'equipaggio con dei player con caratteristiche analoghe a quelli reali: navi, sommergibili, aerei, elicotteri e mezzi terrestri.


Tali player possono assumere ruoli di amici, sospetti o avversari ed attuare quelle tattiche che un equipaggio incontrerebbe in uno scenario reale, a tutto beneficio dell'addestramento, preparazione e prontezza operativa finale degli equipaggi di volo.
Infine si possono simulare tutte le condizioni meteo-ambientali. Inoltre, le elevate potenzialità informatiche del sistema, agevola di gran lunga la riproduzione di missioni di Eliassalto, di supporto alle Forze Speciali in territorio ostile, con volo a bassa quota, missioni antinave, antisommergibili, operazioni a bordo delle Unità Navali e molte delle attività di soccorso.

L'FCMS è l'unica struttura in Italia per l'elicottero EH-101, all'estero ne esistono altri due in Gran Bretagna che sono utilizzati dalla Royal Navy e dalla RAF, che impiegano l'EH101.


Le altre Forze Armate Italiane, si sono dotate di diversi simulatori di volo, basti pensare all'Aeronautica Militare per gli aeromobili C-130J e C-27, oppure l'Esercito con il simulatore dell'A-129, inoltre anche la ditta AgustaWestland a Sesto Calende che fa largo uso dei simulatori per l'addestramento dei piloti destinati alle sue versioni civili di elicotteri, a conferma del trend mondiale di dotarsi si simili avanzati sistemi.


Concludendo, i programmi addestrativi svolti attraverso le sessioni al Full Crew Mission Simulator, vengono eseguiti sotto il rigido controllo del personale della Componente Aeromobili, ovvero Piloti, Operatori di Volo e Specialisti abilitati. Ad esso, come previsto dal contratto di supporto iniziale, è affiancato personale della Ditta Agusta-Westland, soprattutto per ragioni di supporto e manutenzione tecnica.


Aviation Air Routes.net, ringrazia lo Stato Maggiore della Marina Militare italiana, il Comando di Maristaeli Luni,  il Comando del 1° Nucleo Elicotteri ed il C.F. David Fossati, per le autorizzazioni concesse, la collaborazione ed il supporto prestato per la realizzazione di questo reportage. 

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